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La Provincia
Frosinone
19.10.2006
pagina 49

alessandra_mandarelliA Frosinone l′evento organizzato dall′assessorato regionale alle politiche sociali

Salvamamme e Salvabebè... tappa nel capoluogo

 

E′ stata una giornata magnifica che ci ha permesso di raccogliere moltissimi prodotti per il Salvamamme e il Salvabebè di Frosinone". A dirlo Alessandra Mandarelli, assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio riguardo alla Giornata della solidarietà di Frosinone organizzata dall′assessorato nella villa Comunale del capoluogo ciociaro. La manifestazione, che ha visto la presenza dell′attrice Barbara De Rossi, presidente onorario del progetto Salvamamme, oltre che dell′assessore Mandarelli, ha avuto una grande affluenza di pubblico che visitava gli stand delle realtà sociali del territorio. Animazione, spettacoli e giochi per i più piccoli hanno avuto il gradimento dei partecipanti. Moltissime le donazioni per il Salvamamme e il Salvabebè della provincia. "Siamo molto soddisfatti della raccolta - ha affermato l′assessore Mandarelli - che va al di là di ogni più rosea aspettativa e aiuterà le mamme in difficoltà dell′associazione sul territorio ciociaro. Ci auguriamo che dopo Roma e Frosinone, i servizi del volontariato del Salvamamme e del Salvabebè possano arrivare anche nelle altre province laziali con lo stesso successo". Le realtà dell′associazionismo locale hanno potuto partecipare alle donazioni e hanno usufruito di stand per i quali non è stato necessario versare denaro ma lasciare prodotti per l′infanzia. Aipes, Casa dell′Emigrante, Coin, Cesv, Spes, Consorzio del Cassinate, Consorzio Parsifal e molte altre realtà hanno partecipato e potuto mostrare al pubblico i loro servizi e le opportunità disponibili a livello locale. "E′ stata anche l′occasione - ha spiegato l′assessore Mandarelli - per mostrare ai cittadini le iniziative e le linee di politica sociale dell′assessorato che rappresento. E′ importante riunire insieme tutte le realtà che operano nel sociale e di portare queste esperienze a contatto con i cittadini. Questa volta lo abbiamo fatto con un obiettivo chiaro: sostenere l′infanzia e la maternità a rischio". "Frosinone e la sua cittadinanza si sono dimostrati all′altezza della situazione e non posso che essere orgogliosa di questo. I ciociari sono stati estremamente generosi, solidali e attenti. Hanno percepito l′importanza di un progetto a tutela dei deboli: dei minori e delle mamme in difficoltà. L′associazione garantisce alle madri sostegno e consulenza di ogni tipo. Ed è importante che la Ciociaria abbia sulla materia un punto di riferimento come il Salvamamme e il Salvabebè". Rappresentanti dell′imprenditoria e del commercio del territorio hanno offerto la loro collaborazione per la riuscita della manifestazione e per quanto riguarda le donazioni in prodotti per l′infanzia. "L′associazione a Frosinone - ha affermato Luigina Pirri, responsabile del Salvabebè e Salvamamme per la provincia - riesce a sostenere trenta bambini e relative mamme. Con le donazioni ricevute potremo aiutarne di più e più adeguatamente, non possiamo che essere soddisfatti".

 

 

de_rossi_salvamammeTanti i volontari che seguono da vicino i bambini e le loro giovani mamme

Un progetto che aiuta 1300 donne

Ci sono dai cinque ai sette casi nuovi al giorno. Per chi vi si dedica un lavoro costante

 

Una realtà che sta diventando sempre più regionale, quella del Salvamamme e Salvabebè. Lo chiediamo a Grazia Passeri, presidente dell′associazione Diritti civili nel 2000, associazione a cui si deve la paternità dei due progetti.

 

Grazia Passeri, qual è la situazione del progetto, quante donne e quanti bambini riuscite ad aiutare?

Il progetto cresce e cresce bene, tanto che stiamo avviando le procedure per la certificazione di qualità. Solo in regione stiamo seguendo oltre 1300 mamme con i loro 1500 bambini, e ci sono dai 5 ai 7 casi nuovi al giorno. Poi all′insegna della trasparenza e verificabilità, le nostre utenti firmano un modulo con i singoli dettagli di ogni singolo prodotto ricevuto.

 

Frosinone è la prima provincia dopo Roma su cui offrite questo tipo di servizi. L′impegno dell′assessore alle Politiche sociali, Alessandra Mandarelli è stato in questo senso fondamentale, crediamo. Ma avete intenzione di fermarvi qui o raggiungere tutte le altre realtà regionali?

L′assessore Mandarelli, dopo aver verificato le dimensioni e la qualità dei servizi offerti, è stata con sensibilità ed estrema attenzione al nostro fianco, fornendoci da parte dell′amministrazione un grande sostegno. In qualche caso assieme abbiamo potuto salvare vite umane. Poi il fatto che Alessandra Mandarelli sia anche avvocato esperto in diritto di famiglia, ci ha permesso di parlare una lingua comune a tutto vantaggio delle nostre utenti. Per le altre realtà regionali abbiamo già centri in altre regioni ma siamo cautissimi. Salvamamme-Salvabebè è un marchio amato e riconosciuto, e le utenti sono creature indifese che potrebbero far gola a malintenzionati. Chiediamo garanzie di vita senza ombre ai nuovi coordinatori regionali e un curriculum adeguato. La professoressa Luigina Pirri, responsabile di Frosinone, è una garanzia assoluta.

 

La manifestazione di domenica, che ha visto presenti l′attrice Barbara De Rossi, presidente onorario dell′associazione e ovviamente l′assessore Mandarelli ha dimostrato la solidarietà che riesce a muovere la città di Frosinone. Siete soddisfatti dell′iniziativa?

Barbara De Rossi ci sostiene e ci accompagna da sempre in questo cammino e la sua presenza è impagabile. Ma tornando al capoluogo ciociaro: Frosinone ha dato una fantastica risposta, una presenza imponente, anche nelle donazioni e un entusiasmo che ci fa ben sperare per un radicamento profondo di un progetto che per crescere ha bisogno dell′attenzione e del sostegno di tutta la città.

 

Quanti sono i volontari nei vostri centri e come organizzate le giornate?

Un centinaio di volontari formati che quotidianamente affiancano i professionisti volontari, e poi oltre 100 famiglie che ci forniscono corredino e prodotti. Ci sono poi molte persone che ci aiutano quando e come possono.

 

Quali altre iniziative pensate di realizzare?

Iniziative tante con un unico scopo. Sottrarre alla disperazione le donne in attesa che si sentono all′angolo e non aspettano che sostegno. Occorre trovino noi prima che sia troppo tardi perché il "maledetto cassonetto" è sempre a portata di mano.

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