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Una gara d’appalto pasticciata: annullata la prima volta, annullata la seconda volta dopo l’apertura di una busta contenente l’offerta di una delle cooperative partecipanti. Quanto, basta per «indispettire» chi in quell’appalto confidava molto. Del resto c’era in ballo un milione e 200 mila euro per l’erogazione del servizio sociale, professionale da svolgersi nei distretto Latina nord, comprendente Sezze (Comune capofila), Latina, Aprilia, Cisterna, Cori, Priverno, Roccagorga, Maenza, Bassiano, Norma, Sermoneta, Pontinia, Sonnino, Prossedi, Roccasecca dei Volsci e Ròcca Massima. La gara d’appalto, deliberata, per la prima volta dal Comune Capofila, il 14 marzo scorso, sarebbe dovuta servire al reperimento di tredici assistenti sociali, di uno psicologo supervisore, di quattro psicologi e di un operatore amministrativo per lo svolgimento del servizio socio-sanitario nell’ambito dei comuni del distretto. Invece, tutto è fallito. La prima volta a seguito di errori materiali contenenti nel capitolato d’appalto: per cui la commissione, nonostante avesse già ricevuto quattro offerte, si è vista costretta a chiedere l’annullamento della gara. Il Comune di Sezze provvede poi, il 6 aprile, con un’altra delibera e due giorni dopo si indice una nuova gara, alla quale partecipano cinque cooperative. Il primo verbale, della commissione esaminatrice ammette i partecipanti alla gara, nel senso che  verificate le formalità  stabilisce che tutti i partecipanti hanno le carte in regola per aggiudicarsi l’appalto. Il passaggio successivo avrebbe deciso quali tra le cinque offerte avrebbe vinto la gara. Ma a questo punto, aperta una delle buste contente l’offerta della «Uni versis (offerta subito scartata), tutto è andato all’aria. Il motivo? A spiegarlo è Darìo Ceci, presidente del «Parsifal>, un’consorzio di 30 cooperative sociali operanti sia in provincia di Latina che di Frosinone: «Il presidente della commissione- dice - in contrasto con gli altri membri, all’improvviso si accorge che ci sono delle incongruenze nel’capitolato, nei criteri di assegnazione