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Il Sincobas risponde alle coop.

Servizi sociali, la rabbia degli operatori maltrattati

«Un attacco inaccettabile». Così gli operatori e le operatrici dei servizi sociali di Frosinone hanno risposto, tramite il Sincobas, all′attacco contenuto nel comunicato di Parsifal. «Le proteste di questi giorni - affermano le operatrici e gli operatori dei servizi sociali - derivano da un malessere decennale, le cui responsabilità sono attribuibili solo in parte alle cooperative del consorzio Parsifal. Nonostante la situazione dei lavoratori a Frosinone sia meno grave che in altri comuni, dove probabilmente si sciopera meno e le cooperative possono fare un poco più i loro comodi, rimangono tuttavia gravi carenze. Da anni - continuano - prendiamo lo stipendio con un ritardo medio di due mesi, per non parlare del fatto che ogni tre anni, al rinnovo delle gare d′appalto, la nostra condizione si è sempre più precarizzata: molti di noi sono ancora utilizzati con contratti illegali e traballanti, abbiamo perso quote associative di milioni versate a cooperative e mai restituite, a volte addirittura l′anzianità di servizio per non aver lavorato nell′ultimo cambio d′appalto. Siamo scesi in piazza anche per dare una voce a tutti coloro che si sono trovati a subire ingiustizie simili: ad Alatri, Emmaus deve ancora pagare settembre, a Ferentino mancano le retribuzioni e il Tfr a lavoratori che hanno cessato l′attività da oltre un mese, a Sora si aspettano le paghe di luglio. Per questo, per la prima volta durante lo sciopero generale contro la Finanziaria ci siamo uniti con i colleghi/e di tutta la provincia per lottare ed ottenere servizi sociali pubblici, di qualità, che garantiscano ai lavoratori dignità e stabilità».