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Il Messaggero
Frosinone
28.07.2006
pagina 39
virginio bonanni sindaco di fiuggiTrentuno disabili rischiano di restare senza cure domiciliari a causa dei mancati pagamenti da parte del Comune
Assistenza sociale e rifiuti: aria di crisi
Cumuli di rifiuti in città. Il consorzio Gaia non riesce a garantire la pulizia

Trentuno persone tra disabili, minori e malati non autosufficienti rischiano di restare a Fiuggi senza assistenza domiciliare. Sette operatori del Consorzio Parsifal hanno già ricevuto un "avviso di licenziamento" e corrono il concreto pericolo di ritrovarsi, nel giro di qualche giorno, senza un lavoro. A fine mese scade l′appalto del servizio di assistenza domiciliare, che rischia quindi di essere sospeso con conseguenze facilmente immaginabili per i trentuno assistiti nella cittadina termale. L′allarme è concreto e quella dei servizi sociali è solo una delle tante "spine" che in questo periodo impegnano l′amministrazione comunale guidata da Virginio Bonanni nella faticosa ricerca di una soluzione. I tempi sono strettissimi: appena quattro giorni a disposizione per evitare il blocco dell′assistenza domiciliare e tutto ciò che ne consegue. Alla base della decisione ci sono fatture arretrate insolute dal 2004 per circa 250 mila euro che il Comune non è ancora riuscito a pagare al Consorzio, titolare del servizio. « La situazione è drammatica - dice una operatrice del Parsifal - perché rischiamo di ritrovarci senza un′occupazione. L′amministrazione comunale aveva promesso un piano di rientro economico e un nuovo contratto, ma finora non si è visto nulla». Interpellato sulla vicenda, il sindaco si dice comunque ottimista: «Troveremo una soluzione anche a questo problema - assicura Virginio Bonanni -, nessuno resterà senza lavoro e l′assistenza domiciliare andrà avanti regolarmente».
Le "spine" di Bonanni, però, non finiscono qui. C′è anche l′emergenza-rifiuti che continua a creare malumore nel pieno della stagione turistica con la cittadina della celebre acqua oligominerale che si sta riempiendo di turisti da ogni parte d′Italia. Anche in questi giorni ci sono state proteste per i cumuli di immondizia intorno ai cassonetti, in diversi casi a pochi metri dalle abitazioni. Specie nella parte bassa della città, nella zona di Capo i Prati. Gaia spa (la società che ha in gestione il servizio) ha ridotto la raccolta in seguito a una grave crisi economica (circa 47 milioni di euro) e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: montagne di rifiuti che restano per giorni vicino ai cassonetti, con cattivi odori (il caldo di questi giorni peggiora la situazione) e un′immagine non certo consona alla stazione termali più importante d′Italia. Oggi si riunirà il Consiglio comunale (che si annuncia piuttosto infuocato) e all′odg c′è proprio la "questione-Gaia" con le modifiche allo statuto del Consorzio e ai rapporti contrattuali tra il Comune e la spa di Colleferro. A Fiuggi la crisi di Gaia è seguita con attenzione non solo per l′emergenza- rifiuti. La società ,infatti, controlla anche la Fiuggiterme, l′azienda che gestisce il complesso termale,anch′essa in piena crisi economica e con il futuro assai incerto tra scioperi dei lavoratori e stipendi a rischio. Anche perché dalla Regione nulla si muove per definire l′accordo di programma (voluto dall′ex giunta regionale guidata da Francesco Storace), cioè il piano di rilancio del polo termale e del turismo nel comprensorio con la realizzazione di nuove infrastrutture, finanziato (solo in parte) per 18 milioni di euro. Passano le settimane e chissà cosa si attende per convocare un nuovo "tavolo istituzionale" allo scopo di risolvere la "vertenza-Fiuggi". In gioco ci sono il futuro di circa duecento lavoratori delle Terme, l′economia e l′immagine del secondo polo turistico del Lazio dopo Roma. 
Antonio Marozzi 


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