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CECCANO Servizi sociali
Assser coop Realtà positiva sul territorio

L’Assser Coop ha tracciato il bilancio della propria attività: oltre dieci anni al servizio del sociale e numerosi servizi gestiti in convenzioni con enti pubblici e privati, primo fra tutti il Comune di Ceccano. Al tavolo della conferenza stampa il presidente di Assser Coop, Tommaso Cappella, Stefano Venditti di Lega Coop e Renato Incitti, amministratore delegato del consorzio Parsifal. Cappella ha illustrato i dati più significativi dell’ultimo anno, ricordando anche le difficoltà, i momenti difficili e le polemiche che in precedenza hanno investito la società, fino all’assemblea decisiva del dicembre 2003, quando dopo l’uscita di alcuni soci c’è stata la ricapitalizzazione. Il 2004 è stato all’insegna della ripresa e della crescita, tanto che è prevista una chiusura con un utile di 25rnila euro e un capitale sociale di l00mila euro. Davvero ampia l’offerta di servizi offerti dalla società nel campo socio-assistenziale: dall’assistenza domiciliare anziani, ai portatori di handicap ai minori a rischio. Il presidente Assser Coop ha ripercorso i tratti salienti dell’attività incentrandosi sulla collaborazione decennale con il Comune di Ceccano. Il prossimo obiettivo è l’apertura del nuovo servizio: la comunità alloggio per portatori di handicap gravi privi di assistenza familiare, realizzata presso l’ex scuola elementare Marano (nella foto). La struttura, di proprietà del Comune di Ceccano, è stata concessa in comodato d’uso gratuito triennale alla cooperativa che sta provvedendo alla ristrutturazione e che a tal fine ha beneficiato di un consistente finanziamento regionale di 437mila euro, comprensivo di ristrutturazione, arredo e gestione di un anno. L’edificio avrà a disposizione due stanze con 8 posti letto, ognuna dotata di bagno interno oltre ad un bagno comune più grande, ci sarà anche una sala per le altre attività. Sono previste diverse figure professionali: un referente del servizio, uno psicologo, un infermiere all’occorrenza, 6 assistenti e un autista. Si tratta della prima struttura di questo tipo creata nel distretto socio-assistenziale B; la comunità sarà di tipo aperto, cioè non esaurirà le sue funzioni all’interno, soprattutto, mirerà a ricreare un ambiente di tipo familiare in cui gli ospiti saranno liberi di personalizzare i propri spazi.