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Interviene l′assessore al Bilancio

Masci: "Fondi in arrivo al Terzo Settore"

L′ Amministrazione comunale sta cercando i soldi per sedare la rivolta del Terzo Settore, avvertendo però che i fondi arriveranno gradualmente. L′assessore al Bilancio, anzi, non si contiene nel sentire la cifra di 2.500.000 euro rivendicata dalle cooperative e dalle associazioni interessate. "Ma quello è un calcolo che riguarda tutto il 2005 -afferma Giuliano Masci  ed io vorrei sapere quale amministrazione comunale paga il giorno dopo la scadenza. E′ bene che si sappia che il Comune ha saldato i suoi debiti con il Terzo Settore fino al 31 dicembre dello scorso anno, a parte la Cooperativa Insieme alla quale dobbiamo versare il corrispettivo di un′ulteriore piccola frazione del 2004". A tutti, comunque, Masci promette che tra la fine di questo mese ed ottobre arriveranno i soldi relativi al periodo gennaio-marzo, anche se resta vago sui modi in cui queste risorse verranno reperite. Diverso è il caso del Consorzio nazionale servizi, che lamenta arretrati pari a tre anni: a riconoscerlo è lo stesso assessore, per il quale il caso necessita di interventi specifici, che si riserva di precisare. C′è anche da dire che, davanti alle richieste economiche del Terzo settore, l′assessore ai Servizi Sociali, Gianni Isabella, ha rifatto i calcoli, ridimensionando il debito del Comune a circa un milione di euro. Si vedrà. Intanto, le nove tra cooperative e associazioni minacciano di sospendere i loro servizi a partire dal prossimo 1° ottobre, se l′amministrazione Nardi non metterà mani al portafoglio. Nel complesso, come si è detto, si tratta di una cifra pesantissima, con situazioni eclatanti come quella del Cns. Il Terzo settore, insomma, si dichiara vicino al collasso, mentre il Comune, accusano gli interessati, ha osservato a lungo un rigoroso silenzio sulla questione ed ha schivato tutti gli appuntamenti. A farne le spese, per ora, sono soprattutto la quasi totalità dei dipendenti della Comunità 21 Marzo, Mosaico, Insieme, Ali della Fenice, Arcoverde, Thema, La Casetta, il Consorzio Nazionale Servizi (CNS) e Parsifal. Si tratta di oltre 150 persone senza stipendio da diversi mesi, in quanto le cooperative e le associazioni, come esse stesse affermano, non sono più in grado di ottenere anticipi dalle banche.

A. D. L.