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Per il 2008, l’ Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ha dovuto ridurre a 32.000 il numero di posti di volontari che possono essere messi a bando. Negli anni scorsi le unità da adottare erano circa 51.000 e la finanziaria di questo anno aveva stabilito che i volontari da impiegare sarebbero stati 39.500.

A seguito della riduzione, la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile rivolge un appello al nascente governo e chiede di investire sul Servizio Civile Nazionale, “un′esperienza che rappresenta oggi, una delle poche azioni concrete di politiche giovanili e di difesa nonviolenta presenti in Italia, punto di riferimento per i paesi membri dell′Unione Europea”. La CNESC, inoltre, ribadisce la necessità di una progettazione pluriennale, che permetta una programmazione di medio-lungo termine del Servizio Civile Nazionale e che, visto il suo carattere costituzionale e per evitarne l′uso strumentale in un settore specifico, la competenza sia affidata alla Presidenza del Consiglio del Ministri.
Lettera all’attuale presidente del consiglio anche da parte della Confederazione delle Misericordie (aderente alla Cnesc), perché si intervenga con un sostegno maggiore al Servizio Civile Nazionale.
Il rischio è quello di trasformare l’attività di Servizio Civile in un’esperienza di “nicchia” poco utile alla crescita dei giovani volontari e di vanificare l′investimento fatto dagli Enti per il suo funzionamento.

Fonte: Vita non profit on line