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| Torna all'elencoArpino (FR) - Un protocollo tra istituzioni e cooperanti per l′integrazione
In un momento di emergenza, speculazione e controverso dibattito sul tema accoglienza un protocollo d′intesa tra enti istituzionali e la (buona) cooperazione sociale quale strumento catalizzatore di integrazione delle persone migranti ha il respiro di un vento fresco che, oltre a darci una boccata d′aria pulita, ha anche la capacità di farci riflettere sulle sfaccettature contraddittorie del nostro paese, dove spesso lo Stato chiede ma da′ poco o nulla in cambio.
Qualche giorno fa il Comune di Arpino, il primo della provincia di Frosinone, e la Prefettura di Frosinone lo hanno firmato con la cooperativa sociale onlus Synergasia con l′obiettivo di favorire l′inserimento nel contesto sociale di rifugiati richiedenti protezione internazionale: i ragazzi svolgeranno attività utili senza ricevere alcun compenso ma con l′unico scopo di riuscire a sentirsi parte della comunità arpinate e ringraziare per l′ospitalità. Un piccolo ma significativo passo sulla strada tortuosa verso l′integrazione. "Sono stato molto fortunato per l’accoglienza che mi hanno dato qui ad Arpino - ha detto Hamede Sare, un ragazzo del Burkina Faso, arrivato ad Arpino nel 2014 (in basso il link alla videotestimonianza della sua storia) - e farò qualsiasi cosa per questa Città che mi ha aiutato tanto e che voglio ringraziare".
La cooperativa sociale Synergasia, romana d′origine, gestisce dal 2011 dei centri di accoglienza nella cittadina frusinate, ospitando ragazzi che fuggono da diverse parti del mondo in cerca di un′esistenza migliore: nonostante le difficoltà economiche e lo scarso sostegno da parte di chi, per ruolo, dovrebbe fornirlo, ecco un esempio virtuoso di collaborazione "sussidiaria" allo Stato che contribuisce a smentire quella cattiva visione dell′accoglienza, alimentata da certa politica e suffragata dal dibattito mediatico, secondo cui la cooperazione è solo un′affarista fautrice di un vero e proprio ′business′. "Ma quale business dei migranti - ha affermato con decisione il Prefetto Emilia Zarrilli durante l′incontro -, qui ci sono cooperative che non vedono soldi da marzo, non per nostra incapacità o cattiva volontà: non arrivano i soldi dal livello centrale e noi non possiamo pagare. Stanno anticipando tutto loro e a queste persone deve andare tutta la nostra gratitudine".
Nel suo piccolo la cooperativa sociale Synergasia, che opera in tutta Italia, sta affrontando una realtà che dobbiamo guardare con consapevolezza anche nel nostro territorio: ogni giorno arrivano in provincia tra i 7 e i 15 migranti al giorno, ovvero circa 1700 persone tra richiedenti asilo politico e coloro che hanno fatto ricorso perché esclusi. In media i migranti rimangono qui tra i 4 e i 6 mesi: c′è un tempo necessario affinché un′apposita Commissione della Prefettura valuti la singola situazione e dia il proprio parere in merito alla richiesta di protezione. In caso di bocciatura della pratica è possibile fare ricorso entro 60 giorni.
"Il fenomeno della migrazione che sta interessando l’Italia da qualche anno obbliga le istituzioni a fare la loro parte – ha commentato il Sindaco di Arpino, Renato Rea -. Queste persone, che vengono in Italia per la necessità di fuggire dalla guerra o per cercare condizioni di vita migliori per se stessi e per le proprie famiglie, mi hanno manifestato la voglia di darsi da fare per la città di Arpino, con opere di volontariato civile. Attraverso questo protocollo d’intesa, si dà loro modo di rendersi utili e inserirsi nel contesto sociale che li ospita. L’emergenza che sta interessando tutto il territorio nazionale deve essere affrontata sapientemente ed evitare il problema non è certo la soluzione. Bisogna fare in modo che quello che viene visto da molti come un problema, venga invece inquadrato come un’opportunità e come una risorsa. Chi osteggia questa iniziativa probabilmente non ha capito che questi ragazzi forniranno un servizio alla Città come volontari e senza retribuzione ma con lo scopo di sentirsi parte della comunità anche per ringraziare per la ospitalità loro riservata".
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Il Viaggio di Hamede Sare
Fonti: Alessioporcu.it, Soraweb.it, Ilpuntoamezzogiorno.it
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